Tutto più chiaro che qui


Lo so, lo fai in buona fede, per alleviare il malessere che leggi nei miei occhi. Immagino che visto da fuori sia tutto più chiaro, e la soluzione ai miei problemi così evidente che ti domandi com’è possibile che non riesca a tirarmi fuori da questa situazione con pochi semplici passi.

Lo so, probabilmente se mi comportassi come tu suggerisci potrei levarmi d’impiccio.

Lo so.

Eppure, vedi, i tuoi consigli mi sono tutt’altro che di aiuto.

Perché quello che non sai è che il mio malessere non deriva dal problema in sé, ma da come io mi sento in relazione ad esso. E, allora, il grosso nodo da sciogliere non è il primo, ma il secondo.

Vorrei che capissi quanto mi sento inadeguato, sbagliato, impotente; vorrei comprendessi che tutti quei sassolini mi appaiono enormi massi; e vorrei che lo accettassi; vorrei che mi accettassi così come sono, in questo mio essere sbagliato, fragile, indifeso, e mi dicessi: “ehi, lo so che ti senti inadeguato, ma va bene così, non ti crucciare, vedrai che presto troverai le forze per venirne fuori, per ora hai fatto tutto quanto era nelle tue possibilità; ehi, va tutto bene così, adesso riposa un poco, ok?”

Perché da troppo tempo sento la mancanza dell’affettuosa comprensione di un genitore.

In questo modo mi sentirei meno solo, meno incompreso. Meno sbagliato.

Come posso compiere una qualsiasi azione, pur piccola, se mi sento inadeguato? Dove posso trovare l’energia necessaria per muovere anche un solo passo nella giusta direzione, se dentro di me c’è la profonda convinzione che il vero problema sia io?

E’ questo che non comprendi, è questa la mia vera difficoltà. Ed i tuoi consigli, perdonami, non fanno che accentuarla, confermandomi che sì, sono inadatto, e forse un poco sciocco a non vedere una soluzione così evidente, e che lo sono sicuramente nel lamentarmi senza fare alcunché per migliorare la situazione.

I tuoi consigli mi fanno anche pensare (lo so che non è questa la tua intenzione, ma il subconscio è subdolo) che tu mi voglia liquidare con una pasticca anti infiammatoria, per non sentire più parlare del mio malessere.

A me non serve qualcuno che mi risolva i problemi, ma qualcuno che mi stia vicino, creda in me, e mi conceda la sua fiducia. Così potrei trovare più facilmente l’energia per credere a mia volta nelle mie possibilità, e raggiungerla con le mie forze, la mia soluzione.

Se pensi di non potermi dare questo non ti preoccupare, lo so che è difficile, non te ne farò una colpa; cerca però di tenere per te i tuoi consigli: costruirò da solo l’autostima necessaria per andare avanti, ci vorrà forse un po’ più di tempo, ma intanto tu, ti prego, non mi ostacolare.

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