Vagando nelle mie letture ludiche mi sono più volte imbattuto nella seguente domanda trabocchetto: perché gli specchi invertono la destra con la sinistra ma non l’alto con il basso?
Se cerchi in rete troverai parecchie risposte a questo apparente paradosso, la cui spiegazione è tanto banale quanto rivelatrice del grado di affossamento nel solco della nostra visione antropomorfa: in realtà la domanda non ha senso, in quanto mal posta; l’equivoco affonda le sue radici nello stesso terreno che ci ha portato, in un passato ormai lontano, a sostenere – talvolta con inusitata ferocia – che il sole gira attorno alla terra.
In effetti gli specchi non invertono alcunché, riflettono semplicemente la realtà per quello che è; siamo piuttosto noi ad operare mentalmente l’inversione, immaginando la posizione che ci troveremmo ad avere dopo aver girato su noi stessi così da situarci virtualmente al posto dell’immagine riflessa.
Se tu fossi l’Uomo Ragno, che come ben sai preferisce spostarsi lungo le pareti ed il soffitto ruotando in verticale e non in orizzontale, avresti la convinzione opposta, ossia che gli specchi invertono l’alto con il basso; ma, pur se dotato di super poteri, ti troveresti lo stesso dentro ad un solco che ti fornisce un’impressione altrettanto errata.
La spiegazione di questa finta stranezza mi piace particolarmente, perché rivela ancora una volta quanto siamo saldamente ed inconsciamente ancorati alle nostre prospettive, che carichiamo senza motivo di valenze assolute nonostante molta acqua sia passata sotto ai ponti dagli errori di Tolemaica memoria, e ci sentiamo così superbamente evoluti rispetto a chi aveva preso certe cantonate.