In questo difficile periodo mi chiedo: se è vero, come affermato nei percorsi di crescita spirituale che ho incontrato, che la realtà esterna è una proiezione del nostro mondo interiore, allora perché sto creando tutto questo? Esiste davvero tanta oscurità dentro me?
La risposta è sì, dentro di me c’è tanta oscurità, tanto dolore. Dolore che vuole essere visto, ascoltato. E l’errore più grande che posso compiere è credere che sia tutto là fuori, sia qualcosa da combattere, da sconfiggere.
Invece il male è dentro di me, ma la parola ‘male’ non è che un superficiale giudizio: è solo dolore che vuole essere accolto con amore. E lasciato andare.
Questa è la lezione che voglio imparare da quanto sta accadendo nella nostra bella Italia. Ma quanto è difficile!
Perché il mio ego è riluttante ad abbandonare tutti i suoi appigli, e quando si rende conto che sto per davvero arrivando a far mia l’idea che tutto è un’illusione, allora rincara la dose, e rende l’illusione tremendamente minacciosa, caricandola di una parvenza di realtà a cui diventa difficile sottrarsi.
La ‘battaglia’ interiore si gioca su questo campo: mantenere un distacco e continuare a giocare ed essere felici, nonostante tutto.
La potenza di questo atteggiamento non manca di portare le sue conferme, ed ecco che un abbraccio fra manifestanti e polizia, messo in scena al termine di un lavoro di counseling teatrale, si traduce in ‘realtà’ il giorno successivo, al porto di Genova.
Tutto questo è davvero magia.
La vita è come decidiamo che debba essere, ma per questo è necessaria molta, molta consapevolezza.