A Vale & Nico.
Sentieri stretti e tortuosi che risalgono nervosi un aspro crinale. Sentieri larghi e pianeggianti che si immergono sinuosi nell’ombra di una faggeta. Sentieri marcati, sentieri sfumati. Sentieri che si incrociano, sentieri che corrono paralleli per brevi o lunghi tratti. Sentieri che si fondono rinunciando alla propria individualità. Che sorprendente, accecante meraviglia l’arcobaleno dei sentieri delle nostre vite. Sarebbe facile, troppo facile cedere alla tentazione della mente e augurarvi che i vostri sentieri possano procedere affiancati, seppur distinti, per sempre. Ma so bene che il futuro è illusione, e allora preferisco vedervi nell’eterno presente di due segnavia di diversa forma e colore, che si ritrovano all’improvviso nella stessa boscosa radura, lui su una roccia, granitico e fermo, lei sul tronco di un albero, costantemente in bilico fra cielo e terra, e nella nebbia fumante di sole che sublima la brina sussurrano, calmi: “dai, arriviamoci assieme alla cima”.