Voglio che tu lo sappia, ne ho abbastanza, io disobbedisco.
Non ti agitare, non intendo violare le tue stupide regole, non farò nulla di tutto questo, è bene che tu rimanga nella convinzione di essere il più forte.
Ma io disobbedisco ugualmente.
Disobbedisco perché da anni non ho più una televisione.
Disobbedisco ogni volta che vado nel mio orto a prendere la verdura da cucinare a pranzo.
Disobbedisco ogni volta che vado nel bosco a fare legna.
Disobbedisco quando non cedo alle lusinghe della carriera.
Disobbedisco ogni volta che faccio i miei acquisti nel piccolo negozietto dietro l’angolo.
Disobbedisco ogni volta che mi tengo la febbre alta, senza prendere antibiotici o antipiretici, finché il mio corpo dice che ce la può fare con le proprie forze.
Disobbedisco quando rifiuto di dare i miei risparmi alle banche.
Disobbedisco ogni volta che vado in ufficio usando la mia fidata bicicletta.
Disobbedisco ogni volta che rinuncio ad andare in un villaggio turistico, o a fare una crociera.
Disobbedisco quando pianto un albero da frutta.
Ma soprattutto, e questo mettitelo bene in testa, disobbedisco NON AVENDO PAURA.
Voglio che ti sia ben chiaro, le tue strategie del terrore su di me non hanno alcun effetto: non hai potere su di me, perché io non ti credo.
E adesso puoi continuare a godere nel vedermi, docile, seguire i tuoi precetti: è giusto che anche le tue debolezze vengano ascoltate.