La materia che ci circonda, e di cui noi stessi siamo costituiti, è tale solo perché siamo in presenza di bassi livelli di energia; si teorizza che all’epoca del Big Bang esistesse un turbolento plasma di quark nel quale non si trovavano particelle di materia (protoni, neutroni elettroni o addirittura atomi) per via delle alte energie.
è un po’ come dire, metaforicamente, che ovunque era vapore, non c’era acqua né tantomeno ghiaccio a causa delle alte temperature; il tutto traslato alle particelle subatomiche.
La separazione è dunque un fatto di energia; basse energie portano ad aggregazione di grumi in posti ben localizzati, grumi che difendono a spada tratta la loro individualità, alte energie conducono a dissoluzione e diffusione nell’ovunque.
Mi viene spontaneo applicare questa immagine a quella particolare forma di aggregazione che sono i concetti, gli schemi mentali: idee che si raggruppano attorno a centri di gravità.
Siamo forse così aggrappati alle nostre convinzioni solo perché abbiamo bassi livelli di energia mentale?
Che ne sarebbe del nostro concetto di famiglia, patria, sicurezza economica, salute… se la nostra temperatura psichica aumentasse?
Che ne sarebbe dell’immagine cha abbiamo di noi?
Dissoluzione e confusione nell’ambiente indistinto circostante, ritorno al plasma primordiale.
Non è forse questo la morte?