Oggi ti propongo uno dei giochini che mi è sempre piaciuto per la sua capacità di smascherare i falsi limiti che la mente ci pone; data la disposizione di nove punti sotto riportata:
occorre unirli con quattro tratti rettilinei, senza mai staccare la penna dal foglio.
Chi provi ad affrontarlo per la prima volta, tenderà a provare soluzioni di questo tipo
ma per quanto si sforzi di proseguire lungo la strada imboccata, non arriverà mai alla soluzione. Per raggiungerla, occorre cambiare approccio e rompere gli schemi.
Quali schemi? Quelli in cui la mente ci ha calato attingendo dalle esperienze pregresse. Una di queste suggerisce che i puntini sono disposti a quadrato, ed inconsapevolmente consideriamo tale quadrato come ‘campo di gioco’. Ecco il limite che nessuno ha mai posto, se non la mente. Chi l’ha detto che abbiamo a che fare con un quadrato? Ma anche volendo ammettere questo, chi l’ha detto che non dobbiamo uscirne?
Vincoli illusori, ma con effetti reali. Quelli di non riuscire a risolvere il problema.
Quando smetti di pensare al quadrato, e cerchi di utilizzare anche lo spazio del foglio al di fuori di esso, ecco l’illuminazione:
e subito dopo realizzi quanto sei stato cieco a non vedere una soluzione così banale o, se il tuo ego è piuttosto ingombrante, gridi all’imbroglio, oppure ancora ti giustifichi con frasi che iniziano con “ma io davo per scontato…”
Mettila come vuoi, ma il succo del discorso è che ti sei autolimitato, per questo non hai trovato la risposta.
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