Anni fa, fronteggiando le problematiche legate ai miei due figli neonati, osservai (ahimé, il passato remoto è più che mai adeguato) che gli esseri umani sono affetti da almeno due errori di progettazione:
- il cibo e l’aria entrano dalla stessa apertura, per poi prendere strade separate grazie ad una valvola (l’epiglottide) che ne decide la destinazione; questo comporta il grosso rischio di soffocamento in caso di malfunzionamento accidentale del meccanismo; sarebbe stato sicuramente più sicuro separare in modo netto gli orifizi di ingresso;
- nel caso delle femmine, la vagina vicino all’ano crea problemi di infezioni della prima in caso di contaminazioni da feci; anche in questo caso, meglio sarebbe stato posizionare i due apparati in maniera differente.
Ora, la riflessione che pongo in merito al dibattito creazionismo/evoluzionismo, argomento peraltro già affrontato in un articolo precedente, è la seguente: se veramente l’essere umano non fosse un prodotto dell’evoluzione ma oggetto di creazione da parte di qualche entità senziente, ciò non evidenzierebbe le forti carenze ingegneristiche di quest’ultima? Simili svarioni non verrebbero accettati da un reparto di controllo qualità.
Mi preme puntualizzare che il mio essere a favore dell’evoluzione non vuole negare l’esistenza divina, casomai ridimensionare un poco l’ingombrate ego degli esseri umani, molti dei quali ancora convinti, nonostante le loro evidenti imperfezioni, di essere stati creati ad immagine e somiglianza di Dio.
Ma Marco! il tempo passa, inesorabilmente, quando te ne accorgerai?